Ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo:Riceviamo e pubblichiamo da Gianfranco Lelmi
Con piacere abbiamo ricevuto nella scorsa giornata interessanti considerazioni da Gianfranco Lelmi,da sempre impegnato nella salvaguardia della Roma Nord.
In particolare,ci fa notare alcune dichiarazioni contrastanti uscite negli scorsi mesi dalla Regione Lazio:
Tuttavia,le ultime dichiarazioni che ci segnala Gianfranco non ci fanno ben sperare:
Queste ultime dichiarazioni accantonerebbero quindi il progetto di raddoppio di cui si parla da anni e che a giugno sembrava ormai cosa fatta.
Se di certo sono utilissimi ed indispensabili a migliorare sempre di più la qualità del servizio anche fondi ed investimenti per la ferrovia di Trenitalia,lo stesso dicasi per la Roma Nord attualmente gestita da ATAC,che da anni attende,con ormai sempre più urgenza, investimenti sul materiale rotabile ed il famoso raddoppio Montebello-Pian Paradiso.
La speranza è che verranno confermati gli investimenti di giugno per la Roma Nord,previsti anche dal "Piano Mobilità Lazio",appellandoci alla sensibilità delle istituzioni verso il patrimonio che questa ferrovia rappresenta.
Le considerazioni inviateci da Gianfranco Lelmi continuano,sottolineando l'alto potenziale che la ferrovia potrebbe avere se messa in condizioni di efficienza:
Queste considerazioni si riallacciano al nostro primo articolo pubblicato sulla Roma Nord,che potete trovare qui,ma anche ai progetti inseriti nel già citato "Piano Mobilità Lazio"che prevede una razionalizzazione del Tpl laziale eliminando le sovrapposizioni "Gomma-ferro" attraverso il potenziamento delle ferrovie con nuove corse e la soppressione di quelle corse bus che ne ricalcano il percorso.
E ad oggi sul tracciato della Roma Nord le sovrapposizioni con il Cotral sono svariate,oltre alle autosostituzioni svolte da ATAC,che potrebbero essere eliminate proprio attraverso il potenziamento delle infrastrutture e dei mezzi della ferrovia per introdurre,come da noi auspicato,un orario cadenzato che non crei buchi anche di ore tra una corsa e l'altra e che favorisca l'affezionamento dell'utenza al mezzo ferroviario,in modo da creare anche un flusso pendolare tra i tanti paesi che gravitano sulla Roma Nord.
Questa tabella inviataci da Gianfranco Lelmi mostra chiaramente l'utenza potenziale che potrebbe gravare sulla Roma-Nord:

Ora,con questi numeri la Roma Nord potrebbe sviluppare oltre all'enorme potenziale di pendolarismo su Roma,anche pendolarismo tra i vari paesi toccati,spostamenti ad oggi effettuati in macchina o,nella migliore delle ipotesi in Cotral,giusto per tornare alle sovrapposizioni ferro-gomma.
E se gli spostamenti Viterbo-Roma,a seconda della zona della Capitale da raggiungere,magari continueranno a gravare maggiormente sulla FL3,la Roma Nord potrebbe attrarre tutta l'utenza dei paesi toccati e levare dalla strada migliaia di macchine che ad oggi riempiono la Flaminia con alcuni investimenti che si ripagherebbero in brevissimo tempo.
Aspettiamo quindi interventi in merito agli investimenti sulla Roma-Nord,sperando che gli annunci di giugno non si rivelino infondati.
E magari un rinnovo del Contrato di Servizio,scaduto da anni.
In particolare,ci fa notare alcune dichiarazioni contrastanti uscite negli scorsi mesi dalla Regione Lazio:
Il 30 giugno del 2014 si poteva leggere su alcuni editoriali una nota dell’Onorevole Enrico Panunzi, Presidente della Sesta commissione consiliare Regione Lazio: "Oltre alla Trasversale, tra le priorità della giunta figurano l’adeguamento della Cassia tra Roma e Viterbo, il potenziamento della ferrovia Roma-Viterbo con il raddoppio della Cesano-Bracciano e l’ammodernamento della Roma-Viterbo via Civita Castellana fino a Pian Paradiso." Quello deliberato oggi è un atto molto importante che afferma ancora una volta l’attenzione della Giunta a questo territorio e vuole assicurare il necessario supporto alla capacità di crescita e sviluppo dell’economia viterbese”.
Tuttavia,le ultime dichiarazioni che ci segnala Gianfranco non ci fanno ben sperare:
L'11 dicembre 2015 su alcuni organi di stampa si poteva leggere la notizia che la Giunta regionale ha approvato il bilancio previsionale 2016-2018, veniva evidenziato: “trasporti, sanità e sociale al centro della manovra”.
L’Onorevole Enrico Panunzi, dopo l'illustrazione della realizzazione di nuovi collegamenti stradali come la Trasversale Orte-Civitavecchia, illustrava che per la Ferrovia Roma Viterbo saranno destinati 150 milioni di euro, sottolineando che si trattava della Ferrovia di Trenitalia, da non confondersi con la Roma Nord.
Queste ultime dichiarazioni accantonerebbero quindi il progetto di raddoppio di cui si parla da anni e che a giugno sembrava ormai cosa fatta.
Se di certo sono utilissimi ed indispensabili a migliorare sempre di più la qualità del servizio anche fondi ed investimenti per la ferrovia di Trenitalia,lo stesso dicasi per la Roma Nord attualmente gestita da ATAC,che da anni attende,con ormai sempre più urgenza, investimenti sul materiale rotabile ed il famoso raddoppio Montebello-Pian Paradiso.
La speranza è che verranno confermati gli investimenti di giugno per la Roma Nord,previsti anche dal "Piano Mobilità Lazio",appellandoci alla sensibilità delle istituzioni verso il patrimonio che questa ferrovia rappresenta.
Le considerazioni inviateci da Gianfranco Lelmi continuano,sottolineando l'alto potenziale che la ferrovia potrebbe avere se messa in condizioni di efficienza:
I commenti della gente sono aspri: ritenere superflua la Ferrovia Roma Nord lasciandola in condizioni di decadimento irrecuperabile è un vero “crimine”. Aggiungere praticamente due corse all’orario del 14 settembre 2015 non ha cambiato nulla, compresa la sostituzione di alcune corse con il bus. Fermare i treni provenienti da Viterbo a Catalano, senza raggiungere Civita Castellana, spezzare questa ferrovia in due/tre tronconi, dare la priorità al trasporto su gomma rispetto ad una strada ferrata che esiste ed andrebbe solo rimodernata è un grave atto di responsabilità della politica. A che serve effettuare la Conferenza sul clima di Parigi per ridurre le emissioni in modo da rallentare il riscaldamento globale, quando si continua inesorabilmente a privilegiare il trasporto su gomma?
Queste considerazioni si riallacciano al nostro primo articolo pubblicato sulla Roma Nord,che potete trovare qui,ma anche ai progetti inseriti nel già citato "Piano Mobilità Lazio"che prevede una razionalizzazione del Tpl laziale eliminando le sovrapposizioni "Gomma-ferro" attraverso il potenziamento delle ferrovie con nuove corse e la soppressione di quelle corse bus che ne ricalcano il percorso.
E ad oggi sul tracciato della Roma Nord le sovrapposizioni con il Cotral sono svariate,oltre alle autosostituzioni svolte da ATAC,che potrebbero essere eliminate proprio attraverso il potenziamento delle infrastrutture e dei mezzi della ferrovia per introdurre,come da noi auspicato,un orario cadenzato che non crei buchi anche di ore tra una corsa e l'altra e che favorisca l'affezionamento dell'utenza al mezzo ferroviario,in modo da creare anche un flusso pendolare tra i tanti paesi che gravitano sulla Roma Nord.
Questa tabella inviataci da Gianfranco Lelmi mostra chiaramente l'utenza potenziale che potrebbe gravare sulla Roma-Nord:

Ora,con questi numeri la Roma Nord potrebbe sviluppare oltre all'enorme potenziale di pendolarismo su Roma,anche pendolarismo tra i vari paesi toccati,spostamenti ad oggi effettuati in macchina o,nella migliore delle ipotesi in Cotral,giusto per tornare alle sovrapposizioni ferro-gomma.
E se gli spostamenti Viterbo-Roma,a seconda della zona della Capitale da raggiungere,magari continueranno a gravare maggiormente sulla FL3,la Roma Nord potrebbe attrarre tutta l'utenza dei paesi toccati e levare dalla strada migliaia di macchine che ad oggi riempiono la Flaminia con alcuni investimenti che si ripagherebbero in brevissimo tempo.
Aspettiamo quindi interventi in merito agli investimenti sulla Roma-Nord,sperando che gli annunci di giugno non si rivelino infondati.
E magari un rinnovo del Contrato di Servizio,scaduto da anni.
Commenti
Posta un commento