Come funziona il contratto di servizio Roma Tpl?
Con questo articolo vogliamo illustrare meglio come avviene il finanziamento alla società Roma Tpl che esercisce per conto di Roma Capitale il servizio su un centinaio di linee periferiche.
Come già accennato in altri articoli,Roma Tpl ha vinto una gara pubblica nel 2010,che prevedeva l'effettuazione di circa 28 milioni di chilometri con un compenso annuo di 101.640.000 Milioni di euro.Presto fatto il compenso/KM:3,63 euro circa.
Roma Tpl inoltre si è impegnata a rinnovare tutto il parco con nuovi mezzi euro 5,impegno quasi totalmente onorato in quanto nelle ore di punta si trovano ormai solo una decina di mezzi Cursor e Citaro.
A sua volta Roma Tpl ha subappaltato alcune linee ad altre aziende,soprattutto facenti parte del Cotri,il consorzio che detiene il 33% di Roma Tpl.I mezzi con cui sono svolte le linee sono sempre di proprietà di Roma Tpl,ma personale e depositi appartengono alle singole ditte che hanno ricevuto il subappalto.Responsabile della qualità del servizio davanti al contraente rimane sempre Roma Tpl
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Avancity + 9548 in servizio sul 993 in sosta a Circonvallazione Cornelia[/caption]
Oltre a questo contratto stipulato direttamente con Roma Capitale e soggetto al controllo di Roma Servizi per la Mobilità,fino al 27 aprile 2015 Roma Tpl ha avuto in gestione anche le linee notturne tramite un subappalto di ATAC.Infatti Roma Capitale aveva affidato i collegamenti notturni direttamente all'azienda pubblica,la quale li aveva poi rigirati al consorzio privato.Rientrati in ATAC,per compensare il taglio di KM,che si aggiungeva alla riduzione del 10% del contratto da 28 milioni di KM attuata nel corso del 2014,per salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda sono stati girati circa 20 collegamenti da effettuare quasi tutti con vetture di dimensioni ridotte.
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Solaris 8880 in servizio sullo 013D,linea esternalizzata dopo il 27 aprile 2015[/caption]
Questa azione ha,da un lato,salvaguardato i lavoratori Roma Tpl,i quali tuttavia si trovano comunque in regime di solidarietà e con ancora lo spettro dei licenziamenti,da un lato ha permesso ad ATAC di liberarsi di linee che ormai da mesi non riusciva ad espletare senza porre modifiche al percorso a causa della riduzione di vetture corte atte al servizio.
Come avrete notato,Roma Tpl non incassa alcuna quota dei biglietti,ma il contratto prevede come finanziamento il contributo a KM.
E' dunque evidente come chi vi racconta che,in caso di privatizzazione delle aziende di trasporti,verrebbero ridotti i collegamenti con meno utenza come i notturni o le cimiteriali ci racconta una bugia,spesso in malafede.
A Roma Tpl,così come a qualsiasi azienda che viene pagata solo con contributo a KM ,o con una parte più piccola dall'introito dei biglietti ed una maggiore con contributo a KM,come accade nelle aziende che operano nei comuni della provincia,in realtà non interessa nulla se le linee viaggiano piene o vuote.
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Temsa Avenue 9869 in sosta a Piazza di Cinecittà in attesa di ripartire sul 213[/caption]
Il loro guadagno proviene dal numero di chilometri effettuati,quindi,anzi,più KM effettuano più sono contenti,siano inutili o meno!Anzi,una linea con pochi passeggeri presenterà meno fermate da effettuare e dunque tempi giro minori,con maggiore redditività della linea!
Roma Tpl e qualsiasi azienda privata sarebbero felicissimi di svolgere anche 3000 corse di 332 con 2 passeggeri al giorno,per dire,in quanto con il minor numero possibile di mezzi e personale si garantirebbe moltissimi KM e quindi introiti netti altissimi.
Con questo non voglio assolutamente dire che la strada sia la privatizzazione,anzi personalmente auspico e spero che ATAC possa essere rilanciata rimanendo patrimonio pubblico.
Il mio intento è soltanto quello di smentire notizie false che non corrispondono al vero e che servono soltanto a mistificare la realtà e influenzare l'opinione pubblica in maniera ingannevole.
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Urbanway 9903 in servizio sullo 066 alla stazione Colombo[/caption]
Per difendere l'importanza di un'azienda pubblica nel settore dei trasporti come ATAC ci sono decine di argomenti veri e reali,senza dover ricorrere ad argomentazioni false che prima o poi si ritorceranno come boomerang.
Con questo vi saluto e vi rimando a domani con un nuovo articolo sulle ferrovie concesse.
Come già accennato in altri articoli,Roma Tpl ha vinto una gara pubblica nel 2010,che prevedeva l'effettuazione di circa 28 milioni di chilometri con un compenso annuo di 101.640.000 Milioni di euro.Presto fatto il compenso/KM:3,63 euro circa.
Roma Tpl inoltre si è impegnata a rinnovare tutto il parco con nuovi mezzi euro 5,impegno quasi totalmente onorato in quanto nelle ore di punta si trovano ormai solo una decina di mezzi Cursor e Citaro.
A sua volta Roma Tpl ha subappaltato alcune linee ad altre aziende,soprattutto facenti parte del Cotri,il consorzio che detiene il 33% di Roma Tpl.I mezzi con cui sono svolte le linee sono sempre di proprietà di Roma Tpl,ma personale e depositi appartengono alle singole ditte che hanno ricevuto il subappalto.Responsabile della qualità del servizio davanti al contraente rimane sempre Roma Tpl
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Oltre a questo contratto stipulato direttamente con Roma Capitale e soggetto al controllo di Roma Servizi per la Mobilità,fino al 27 aprile 2015 Roma Tpl ha avuto in gestione anche le linee notturne tramite un subappalto di ATAC.Infatti Roma Capitale aveva affidato i collegamenti notturni direttamente all'azienda pubblica,la quale li aveva poi rigirati al consorzio privato.Rientrati in ATAC,per compensare il taglio di KM,che si aggiungeva alla riduzione del 10% del contratto da 28 milioni di KM attuata nel corso del 2014,per salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda sono stati girati circa 20 collegamenti da effettuare quasi tutti con vetture di dimensioni ridotte.
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Questa azione ha,da un lato,salvaguardato i lavoratori Roma Tpl,i quali tuttavia si trovano comunque in regime di solidarietà e con ancora lo spettro dei licenziamenti,da un lato ha permesso ad ATAC di liberarsi di linee che ormai da mesi non riusciva ad espletare senza porre modifiche al percorso a causa della riduzione di vetture corte atte al servizio.
Come avrete notato,Roma Tpl non incassa alcuna quota dei biglietti,ma il contratto prevede come finanziamento il contributo a KM.
E' dunque evidente come chi vi racconta che,in caso di privatizzazione delle aziende di trasporti,verrebbero ridotti i collegamenti con meno utenza come i notturni o le cimiteriali ci racconta una bugia,spesso in malafede.
A Roma Tpl,così come a qualsiasi azienda che viene pagata solo con contributo a KM ,o con una parte più piccola dall'introito dei biglietti ed una maggiore con contributo a KM,come accade nelle aziende che operano nei comuni della provincia,in realtà non interessa nulla se le linee viaggiano piene o vuote.
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Il loro guadagno proviene dal numero di chilometri effettuati,quindi,anzi,più KM effettuano più sono contenti,siano inutili o meno!Anzi,una linea con pochi passeggeri presenterà meno fermate da effettuare e dunque tempi giro minori,con maggiore redditività della linea!
Roma Tpl e qualsiasi azienda privata sarebbero felicissimi di svolgere anche 3000 corse di 332 con 2 passeggeri al giorno,per dire,in quanto con il minor numero possibile di mezzi e personale si garantirebbe moltissimi KM e quindi introiti netti altissimi.
Con questo non voglio assolutamente dire che la strada sia la privatizzazione,anzi personalmente auspico e spero che ATAC possa essere rilanciata rimanendo patrimonio pubblico.
Il mio intento è soltanto quello di smentire notizie false che non corrispondono al vero e che servono soltanto a mistificare la realtà e influenzare l'opinione pubblica in maniera ingannevole.
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Per difendere l'importanza di un'azienda pubblica nel settore dei trasporti come ATAC ci sono decine di argomenti veri e reali,senza dover ricorrere ad argomentazioni false che prima o poi si ritorceranno come boomerang.
Con questo vi saluto e vi rimando a domani con un nuovo articolo sulle ferrovie concesse.
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